I principali produttori di chip per smartphone di fascia alta, Qualcomm e MediaTek, continuano a fare affidamento sul processo produttivo a 3 nanometri di TSMC. Secondo le ultime indiscrezioni, entrambi i marchi avrebbero già adottato la variante più recente, denominata N3P, che migliora prestazioni ed efficienza rispetto alla precedente versione N3E. Nonostante il passaggio a nodi produttivi più avanzati comporti solitamente un aumento dei costi, i nuovi SoC attesi per la fine dell'anno potrebbero sorprendere per la loro accessibilità.
Il riferimento è a Snapdragon 8 Elite Gen 2 e Dimensity 9500, due processori destinati a guidare la prossima generazione di smartphone Android top di gamma. Mentre i prezzi dei chip sembrano rimanere sotto controllo, c'è però un altro componente fondamentale che potrebbe incidere sui costi finali dei dispositivi: la memoria RAM.
Processori stabili ma RAM con prezzi da record
Secondo quanto riportato dalla fonte cinese Digital Chat Station su Weibo, i nuovi chip Snapdragon e Dimensity, pur essendo prodotti con un processo avanzato, non subiranno un rincaro significativo. L'adozione della tecnologia N3P di TSMC introduce benefici in termini di consumi e prestazioni, ma non dovrebbe influenzare in modo drastico il prezzo finale dei SoC. Questo potrebbe consentire ai produttori di smartphone di fascia alta di mantenere margini più solidi, senza dover alzare eccessivamente il prezzo al pubblico.
Alcuni marchi cinesi sembrano intenzionati a proporre i nuovi modelli con prezzi compresi tra 3.999 e 4.499 yuan, equivalenti a circa 560-630 dollari. Un riferimento concreto è rappresentato dallo Xiaomi 15, che utilizza il nuovo Snapdragon 8 Elite e che in Cina ha debuttato a 4.499 yuan. Si tratta quindi di un segnale positivo per il mercato, che potrebbe vedere dispositivi di fascia alta restare accessibili pur integrando tecnologie all'avanguardia.
Le previsioni non sono però del tutto ottimistiche. Lo stesso leaker ha segnalato che i prezzi della RAM LPDDR5X potrebbero aumentare del 5% nei prossimi mesi. Trattandosi di un componente essenziale per le prestazioni di uno smartphone moderno, il rincaro potrebbe riflettersi direttamente sul prezzo finale dei dispositivi, specialmente nel segmento premium. Finora, l'elemento che più influiva sul costo dei flagship era il processore, ma questa dinamica potrebbe cambiare se l'aumento dei prezzi della RAM diventasse significativo.
Va però considerato che, se la domanda per questa tipologia di RAM dovesse rimanere elevata, aziende come Samsung e SK hynix potrebbero aumentare i volumi di produzione, contribuendo così a contenere i costi. Parallelamente, si guarda già al futuro: Samsung avrebbe in programma di accelerare lo sviluppo della nuova generazione di memorie LPDDR6 nella seconda metà del 2026, aprendo scenari ancora in evoluzione per il mercato della componentistica mobile.
Voi che cosa ne pensate? I prezzi degli smartphone top di gamma continueranno ad aumentare senza limiti? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto però il mercato cresce appena dell'1% nel secondo trimestre 2025.